Data la potenza del mezzo, la capacità di esporre semplici dilettanti e trasformarli in stimati professionisti, per l'abilità nel bucare la carta patinata e convogliare sponsorizzazioni e interesse, la zia viene giustamente tenuta in gran conto.
E' anche grande e acuta osservatrice e fustigatrice dei costumi della tribù serfistica, di cui è quasi la rappresentante totemica.
Serena è la creatrice del team, sito e associazione sportiva SheWaves. La prima volta che ho incrociato il loro sito cercavo su Google "Team Windsurf" e sono uscite loro! Il Team iSurf era appena nato, e l'idea di fare un gemellaggio (Shewaves = tutte femmine!!!) è stato praticamente immediato. Anzi in realtà, sembrava quasi surreale. Un team . . di windsurf . . di sole femmine . . nato nel Lazio!! La scena successiva era il pontile di Talamone, quest'estate, dove Serena me la sono trovata a fianco in versione live . . di li la cooperazione per la gara di Talamone, alla cui riuscita Serena ha collaborato con energia prima a livello organizzativo e poi come reporter d'assalto . . e infine le uscite in accoppiata iSurf-SheWaves.
Se la seguite da vicino noterete che ha un'attrezzatura completa, anche se non la mette sempre in acqua . . . motivo? Segue da ottima coach, controlla, esorta, esalta, motiva, racconta le gesta delle sue due protette, le Veline!!
In realtà Serena è una delle serfiste più dedite del Lazio. Parte da casa anche con condizioni proibitive (35 nodi di tramontana, 5°C) e ci prova sempre . . ma non inserendosi necessariamente nella categoria serfiste a tutti i costi capita che la vela non la srotoli neanche . . . ma la troverete almeno sempre in spiaggia, a seguire i suoi amici, a godersi le giornate, la natura (nel caso di focene le pantegane, nel caso della centrale gli scarichi chimici riscaldati), i tramonti etc etc.
Tra le cose che si deve far perdonare è una scappatella con i cugini del surf, sfociata poi in una relazione duratura, visto che ha sempre una tavola da onda in stanza pronta per le condizioni giuste.
